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Shakespeare
Traduzioni tratte da Opere Teatrali
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Pagine con traduzioni
La Tempesta -
Macbeth
- Sogno di una notte di mezza estate
proposta di Antonio Voltolini
da
"LA TEMPESTA"
(Atto III - Scena II)
Calibano
Non avere paura: l' isola è piena
di rumori, di suoni, di dolci arie
che danno gioia e non malinconia.
Talvolta note acute di migliaia
di strumenti mi ronzano all' orecchio,
o voci che mi fanno addormentare
anche se desto dopo un lungo sonno
e allora in sogno pare che si rompano
le nubi e mostrano tesori, pronti
a cadere su me, così che, sveglio,
piango perché vorrei sognare ancora.
*****
(Atto IV - Scena I)
Prospero
Non temere , il
nostro gioco è finito.
Gli attori, come dissi, erano spiriti,
e scomparvero nell'aria leggera.
Come l' opera effimera del mio
miraggio, dilegueranno le torri
che salgono su alle nubi, gli splendidi
palazzi, i templi solenni, la terra
immensa e quello che contiene; e come
la labile finzione, lentamente
ora svanita, non lasceranno orma.
Noi siamo di natura uguale ai sogni,
la breve vita è nel giro di un sonno.
(Trad. Salvatore Quasimodo)
da Antologia della Letteratura Italiana - Ed. Marietti
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Proposta di Maria Capozzi
da "Sogno di una notte di mezza estate"
Finale Atto V
Fonte-testo
Puck
If we
shadows have offended,
Think but this, and all is mended,
That you have but slumber'd here
While these visions did appear.
And this weak and idle theme,
No more yielding but a dream, Gentles,
do not reprehend: if you pardon,
we will mend:
And, as I am an honest Puck,
If we have unearned luck
Now to 'scape the serpent's tongue,
We will make amends ere long;
Else the Puck a liar call;
So, good night unto you all.
Give me your hands, if we be friends,
And Robin shall restore amends.
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Proposta di Clelia Francalanza
da
"Macbeth"
Atto I - Scena Terza
le tre streghe ...
Fonte-Testo
1ª STREGA - Dove sei stata
di bello, sorella?
2ª STREGA - A scannar maialetti.
3ª STREGA - E tu, sorella?
1ª STREGA - La moglie d'un capitano di mare
aveva in grembo un bel po' di castagne,
e masticava e poi rimasticava:
"Dammene" - dico - "Via, strega, va'via!",
grida quella rognosa naticona.
Il marito è salpato per Aleppo
al comando d'un barco a nome "Tigre";
e lo farò, lo farò, lo farò!
2ª STREGA - Io ti do il vento.
1ª STREGA - Grazie. Sei gentile.
3ª STREGA - E io un altro.
1ª STREGA - Grazie pure a te.
Tutti gli altri li ho io al mio comando,
ed anche tutti i porti dove soffiano,
e le quarte che sono a loro note
segnate sulle mappe delle rotte.
Voglio ridurlo secco come fieno
e far che mai sulle sue stracche ciglia
discenda sonno, né giorno ne notte;
deve vivere come un fuorilegge,
stanco ed affranto; dopo aver vegliato
novantanove volte sette notti,
dovrà languir di fame, allampanato,
da ridursi allo stremo delle forze;
sarà squassato da mille burrasche.
(Mostra loro qualche cosa)
Guardate qui che ho.
2ª STREGA - Sì, sì, vediamo.
1ª STREGA - È il dito pollice d'un timoniere
naufragato nel suo ritorno a casa..
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