@MarcoPolo_Pinocchio a Gedda
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XIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo
“Scrivere la nuova Europa: editoria italiana, autori e
lettori nell’era digitale”
nel sito del Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale
Link
Pubblichiamo il testo teatrale che i bambini della Scuola
Italiana di Gedda hanno messo in scena domenica 26 ottobre
presso la Sezione Culturale del Consolato Generale d'Italia
C.I.C.E.R.
Nella seconda città dell'Arabia Saudita, la Scuola Italiana
è una magnifica realtà che conta quasi cento studenti:
soprattutto bambini italiani, filippini, libanesi,
marocchini, sauditi, bengalesi, pachistani, indiani e di
altre nazionalità asiatiche e mediorientali.
"Un ulteriore contributo che parte dai più piccoli -
scrivono dal Consolato Generale d'Italia Damiano Nardo e
Ambra Sarmati - per creare, nell'era digitale, uno scambio
tra la cultura italiana e le altre culture non solo europee,
nell'ambito della XIV Settimana della Lingua Italiana nel
Mondo".
14. Settimana della Lingua Italiana nel Mondo
2 0 1 4
P I N O C C H I O
Liberamente tratto dalla recita
“Le avventure di Pinocchio”
Progetto: ”Vieni ti racconto una storia”
adattato e preparato dalla maestra Ida Berrino
della Scuola
Italiana di Gedda
INTERPRETI :
Narratore = Giovanni Cardia
Pinocchio = Skander Ghorbal
bambina 1 = Noor Qundaqji
bambina 2 = Giorgina Rezek
bambina 3 = Mariana Nascimento
bambina 4 = Diana Qundaqji
Lucignolo = Giovanni Cardia
bambino 5 = Carlos Grande
bambino 6 = Amjad Rehawi
Presentatore canzone finale = Anas Helou
COPIONE
GIOVANNI/NARRATORE = Il romanzo fantastico di Pinocchio è
una storia morale infatti c'insegna come da burattini si
possa diventare uomini e come, dalla libertà assoluta dei
bambini, si debba acquisire il senso del dovere degli
adulti. La morale è affidata all'esperienza degli umili e
alla saggezza fantastica degli animali.
TUTTI I BAMBINI entrano, Giovanni esce. Giorgina tiene una
palla in mano.
GIORGINA = Dai, giochiamo insieme. Vi insegno un gioco che
ho imparato a scuola:io lancio la palla dicendo il nome, chi
la prende dice il suo nome, così ci
conosciamo!!
NOOR = Si, si, mettiamoci in cerchio.
Giorgina lancia la palla e chi la riceve deve dire il suo
nome. Per ultimo tocca a SKANDER/PINOCCHIO.
SKANDER/PINOCCHIO = Pinocchio
TUTTI I BAMBINI si fermano e dicono (in coro) = Che nome hai dettoooooo?
GIORGINA = Hai detto Pinocchio??
SKANDER/PINOCCHIO = Si, mi chiamo Pinocchio
NOOR = Ma Pinocchio è un burattino di legno!! Me l'ha detto
la maestra!!
SKANDER/PINOCCHIO = Si ero di legno, ma poi sono diventato
un bambino come voi. Provate a toccarmi.
TUTTI si avvicinano e toccano Pinocchio.
MARIANA = Ma come è successo? Come sei riuscito a
trasformarti?
SKANDER/PINOCCHIO = Questo mi fa capire che voi non
conoscete la mia storia che è piuttosto lunga!
TUTTI = (in coro) Raccontacela, dai!!!
SKANDER/PINOCCHIO si mette al centro del teatro, ed intorno
a lui TUTTI i bambini (escluso GIOVANNI/NARRATORE, che
rimane dietro la tenda) formando un semicerchio
SKANDER/PINOCCHIO = Beh, vi racconterò uno dei fatti che mi
è accaduto e mi ha insegnato a stare attento a chi
frequentare. Pensate che, per ascoltare i cattivi consigli
di un compagno, sono diventato addirittura un somarello, con
tanto di orecchie e coda!!!
DIANA = Davvero?Racconta!!
SKANDER/PINOCCHIO = Dovete sapere che ho creduto potesse
esistere un paese dove si giocava dalla mattina alla sera,
tutti i giorni dal 1 gennaio al 31 dicembre...
MARIANA = Che bello!! Esiste davvero un posto così? Dove si
trova? Voglio andarci subito!!!!
SKANDER/PINOCCHIO = Non ti consiglio di farlo...guarda cosa
ti può capitare.... VOLTANDOSI va dietro la tenda, si cambia
il cappello ed esce con Giovanni, si mettono al centro e
Sorridendo guardano verso il pubblico, poi...
SKANDER/PINOCCHIO = Perché tieni in capo questo berretto di
cotone?
GIOVANNI/LUCIGNOLO = Me l'ha ordinato il medico Perché mi
sono fatto male ad un ginocchio. Ma ..anche tu Pinocchio,
perché ne hai uno fin sotto al naso?
SKANDER/PINOCCHIO = Anche a me l'ha ordinato il dottore.
Perché mi sono sbucciato un piede.
GIOVANNI/LUCIGNOLO = Ohhh...povero Pinocchio!!!
SKANDER/PINOCCHIO = Ohhh..povero Lucignolo!!!!
SKANDER/PINOCCHIO e GIOVANNI/LUCIGNOLO stanno in silenzio e
si guardano bene... guardano il pubblico e fanno strane
smorfie.
SKANDER/PINOCCHIO = Toglimi una curiosità, non è che per
caso hai male alle orecchie???
GIOVANNI/LUCIGNOLO = Nooooo...e tuuu??
SKANDER/PINOCCHIO = Nemmeno IO!!!!! Per carità,,,,
GIOVANNI/LUCIGNOLO = Però..a pensarci bene da questa
mattina ho un orecchio che mi fa tanto male.
SKANDER/PINOCCHIO = Ho lo stesso male anch'io!
GIOVANNI/LUCIGNOLO = Anche tu? E qual è l'orecchio che ti fa
male?
SKANDER/PINOCCHIO = Tutti e due. E tu?
GIOVANNI/LUCIGNOLO = Lo stesso. Che sia la stessa malattia?
SKANDER/PINOCCHIO = Ho paura di si! Vuoi farmi un piacere?
Prova a toglierti il berretto.
GIOVANNI/LUCIGNOLO = No! Prima tu!
SKANDER= Eh NO!!Il primo devi essere tu! (prova a togliergli
il cappello). Senti facciamo un patto..Contiamo fino a tre e
poi ce lo togliamo tutti e due nello stesso momento.
UNO..DUE..TRE..
Al tre Skander/Pinocchio e Giovanni/Lucignolo lanciano i
cappelli in aria.
Si toccano le orecchie ridendo.
SKANDER/PINOCCHIO = ah ah!! Come sei buffo!!!
GIOVANNI/LUCIGNOLO = Se è per questo neanche tu sei tanto
bello!!!
Continuano a ridere piegandosi sulle ginocchia.
Giovanni/Lucignolo si calma e barcollando dice: Aiuto!!!Non
riesco più a stare dritto sulle gambe!!
SKANDER/PINOCCHIO = Neanche io riesco a stare più in piedi
!! (piange e traballa).
Mentre dicono così, SKANDER e GIOVANNI camminando a quattro
zampe vanno vicino ai
compagni, uno da una parte e uno dall'altra del semicerchio
dove sono tutti i bambini.
TUTTI INSIEME si guardano stupiti e avanzano verso il
pubblico.
AMJAD = Davvero una bruttissima avventura!!!
SKANDER/PINOCCHIO = Mi e' successo anche di peggio: sono
finito nella pancia di una balena, ma non è stata proprio
tutta sfortuna, perché lì ho ritrovato il mio caro babbo
Geppetto!!!
GIORGINA = In una balena???? Come è possibile??
SKANDER/PINOCCHIO = Si trova di tutto in una balena: tavoli,
sedie....Ha una bocca così grande che, starnutendo ci ha
sputati di nuovo nel mare...
CARLOS = E così..finalmente, è finita la tua
disavventura!!!!!
SKANDER/PINOCCHIO = Finita?? Dovevo ancora diventare un
bambino vero!!!
Ho dovuto capire che …..... per diventare un bravo bambino
bisogna imparare a voler bene agli altri, saper donare il
proprio tempo e non preoccuparsi solo di se stessi. Questo
vale per me che ero un burattino, ma soprattutto per voi che
avete la fortuna di essere già bambini.
ANAS = presentazione canzone
Testo canzone
"Perché? Perché"
di Fiorenzo Carpi
cantata da Andrea Balestri
link
(I bambini con i tamburelli)
Perché? Perché? Perché sono monello
Perché? Perché? Perché
son senza cuore né cervello
perché son libero e giocondo
Perché?
Perché son nato giramondo
Perché? Perché non voglio
andare a scuola
Perché? Perché dai libri non imparo una
parola
perché la vita è tanto bella e pur si sa non tutto il
mondo balla
a tutti questi 100 e più perché e perché,
io cerco una risposta anche per te
e urlano, strillano,
corrono, mi vogliono ubbidiente docile lindo
e come un burattino mi vorrebbero guidar,
è vietato
schiamazzar, è proibito brontolar
il bambino ha da ubbidir, fare i compiti e studiar.
Lo so lo
so lo so sono un monello
lo so lo so lo so son senza cuore
né cervello
lo so son proprio un giramondo
e cui non so che
danni a questo mondo.
Io scappo e mi ribello
e sai perché? Perché, perché sono un bambino come te
e spiegalo, diglielo,
cantalo che scoppi il finimondo,
urlalo, strillalo, la vita è tanto bella e la vorrei goder
basta poco per campar, che mi importa di studiar,
non si può solo ubbidir, voglio vivere e capir .
Lo so lo so
lo so sono un monello
lo so lo so lo so son senza cuore né
cervello
lo so son proprio un giramondo
e pur, non so
spiegare a questo mondo…
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