
Blog di Maristella Tagliaferro
Don Chisciotte:sfida alla traduzione
#MarcoPolo_DonChisciotte
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Incipit
En un lugar de la Mancha, de cuyo nombre no quiero acordarme, no
ha mucho tiempo que vivía un hidalgo de los de lanza en
astillero, adarga antigua, rocín flaco y galgo corredor.
Traduzione in italiano
di Ferdinando Carlesi
In un borgo della Mancia, di cui non voglio ricordarmi il nome,
non molto tempo fa viveva un gentiluomo di quelli con lancia
nella rastrelliera, scudo antico, ronzino magro e can da
séguito.
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Miguel de Cervantes Saavreda
El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha
FRASI SELEZIONATE

Salvador Dalì, Don Quijote
Frasi selezionate
Testo originale |
Frasi
selezionate
Traduzione in italiano di Ferdinando Carlesi |
VOLUME 1
1.
En un lugar de la Mancha, de cuyo nombre no quiero
acordarme, no ha mucho tiempo que vivía un hidalgo
de los de lanza en astillero, adarga antigua, rocín
flaco y galgo corredor.
2.
... y así, del poco dormir y del mucho leer, se le
secó el celebro, de manera que vino a perder el
juicio
3. ... cuanto más, que cada uno es hijo de sus obras.
4. ... sabed que yo soy el valeroso don Quijote de
la Mancha, el desfacedor de agravios y sinrazones
5. Y aún se tenía por dichoso, pareciéndole que
aquélla era propia desgracia de caballeros andantes,
y toda la atribuía a la falta de su caballo.
6.
Mire vuestra merced —respondió Sancho— que aquellos que allí
se parecen no son gigantes, sino molinos de viento, y lo que en
ellos parecen brazos son las aspas, que, volteadas del viento,
hacen andar la piedra del molino.
7. Y, según yo he oído decir, el verdadero amor no
se divide, y ha de ser voluntario, y no forzoso.
Siendo esto así, como yo creo que lo es, ¿porqué
queréis que rinda mi voluntad por fuerza, obligada
no más de que decís que me queréis bien?
8. Yo nací libre, y para poder vivir libre escogí la
soledad de los campos
9. — Sancho amigo, has de saber que yo nací, por
querer del cielo, en esta nuestra edad de hierro,
para resucitar en ella la de oro |
VOLUME 1
1. In un borgo della Mancia, di cui non voglio
ricordarmi il nome, non molto tempo fa viveva un
gentiluomo di quelli con lancia nella rastrelliera,
scudo antico, ronzino magro e can da séguito.
Cap. I, pag. 21
2. ... e così, a forza di dormir poco e di legger
molto, gli si prosciugò talmente il cervello, che
perse la ragione.
Cap. I, pag. 23
3. ... ognuno è figlio delle proprie azioni.
Don Chisciotte, cap. IV, p. 44
4. ... sappiate che io sono il valoroso Don
Chisciotte della Mancia, colui che disfà qualunque
sopruso e addirizza tutti i torti.
Don Chisciotte, cap. IV, p. 45
5. E tuttavia gli pareva di aver avuto fortuna,
perché quella, secondo lui, era una disgrazia
proprio da cavalieri erranti, e dipendeva tutta
dalla caduta da cavallo.
Cap. IV, p. 49
6. - Badi bene, sa - rispose Sancio - che quelli là
non sono giganti, ma mulini a vento, e quelle che
paion braccia, son le ali, che mosse dal vento fanno
andare la macina.
Sancio Panza, cap. VIII, p. 69
7. E a quel che ho sentito dire, il vero amore è
indivisibile, e deve essere spontaneo e non forzato.
Dunque, perché volete che sottometta la mia volontà
per forza, per la sola ragione che voi dite che mi
volete bene?
Marcella*, cap. XIV, p. 120
8. Io son nata libera, e, per poter vivere libera,
scelsi la solitudine dei campi
Marcella*, cap. XIV,
p. 121
9. - Sancio, amico mio, sappi che per volontà del
cielo io nacqui in questa età di ferro per far
risorgere quella dell'oro
Don Chisciotte, cap. XX, p. 174 |
VOLUME 2
10. [La poesia] Ella es hecha de una alquimia de tal virtud, que quien la sabe tratar la volverá en oro
purísimo de inestimable precio
11. En resolución, todos los poetas antiguos
escribieron en la lengua que mamaron en la leche, y
no fueron a buscar las estranjeras para declarar la
alteza de sus conceptos. Y, siendo esto así, razón
sería se estendiese esta costumbre por todas las
naciones, y que no se desestimase el poeta alemán
porque escribe en su lengua, ni el castellano, ni
aun el vizcaíno, que escribe en la suya.
12. ... la pluma es lengua del alma |
VOLUME 2
10. [La poesia] È fatta di un metallo di tale virtù,
che chi lo sa trattare riesce a cambiarlo in oro
purissimo d'inestimabile valore.
Don Chisciotte,
cap. XVI, p. 721
11. Insomma, tutti gli antichi poeti scrissero nella
lingua che succhiaron col latte, e non andarono in
cerca d'altre lingue per esprimere l'altezza dei
loro concetti, quindi la logica vorrebbe che
quest'uso fosse esteso a tutte le nazioni, e che non
si disistimasse il poeta tedesco perché scrive nella
sua lingua, né il castigliano o anche il biscaglino
che scrivono nella loro.
Don Chisciotte, cap. XVI, p. 720
12. ... la penna è la lingua dell'anima
Don Chisciotte, cap. XVI, p. 722
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*Marcella
è un personaggio modernissimo, di cui non avevo mai sentito
parlare. Uno dei tesori "nascosti" nell'opera di cui si
capisce l'importanza solo con l'evolversi della coscienza
collettiva.
In breve: don Chisciotte e Sancho Panza incontrano dei
pastori che piangono un loro compagno, Crisostomo, morto di
disperazione perché il suo amore per la pastora Marcella non
è ricambiato. La descrivono come donna crudele perché lui
aveva rinunciato a tutto per lei: era di famiglia agiata e
si era fatto pastore per starle vicino. Marcella era anche
lei in origine benestante, era rimasta orfana e, non avendo
necessità di soldi, aveva scelto di vivere come pastora per
essere libera. Al funerale arriva Marcella che rivendica la
libertà di scegliere se amare o meno, dice che lei non ha
mai illuso né Crisostomo né altri, che non può essere
costretta ad amare qualcuno solo perché lui sostiene di
amarla, che vuol vivere libera in contatto con la natura.
Tra la sorpresa generale, don Chisciotte le dà ragione.
A me sembra una bellissima difesa ante litteram dell'autodeterminazione delle donne.
Maristella Tagliaferro
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